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7° ciclo

Storia dei sequestri

7° Ciclo: 1980 - 1990

(In realta' la ricerca consultata arriva fino al 1988, anno in cui curiosamente viene rapito anche il fratello del laureando, il farmacista di Dorgali Michelangelo Mundula. Noi abbiamo preferito comprendere in questo ciclo anche gli anni 1989 - 1990, dato la loro omogeneita' con i precedenti, ma sopratutto considerare il 1991 come il primo di un nuovo ciclo, visto che da quell' anno entra in vigore la tanto discussa "Legge sul blocco dei beni"). Questo e' il ciclo nel quale il fenomeno sembra conoscere una caduta, proprio dopo che, nel decimo anniversario dalla nomina della commissione parlamentare d' inchiesta, ci si cominciava a chiedere dove sarebbe arrivata l' escalation dei delitti. La Sardegna vive in questo momento una crisi economica e sociale come mai ne aveva conosciuto in passato: l' era industriale ha fallito, le miniere sono dichiarate inutili, l' agricoltura č arretrata. resiste solo la pastorizia, anche emigrando nella penisola. Questa e' una delle cause dell' esportazione del sequestro di stampo "sardo" nelle regioni della Penisola; non che non se ne sentisse la mancanza, perche' contemporaneamente e' attivo il rapimento di altra marca, calabrese in particolare. Il dato della caduta dei sequestri non smentisce la tesi della ciclicita', semmai ammonisce che l' endemia criminosa o e' latente o cerca ( od ha gia' trovato ? ) altre vie lungo le quali far esplodere la propria violenza. Nell' ultimo anno di questo ciclo si perpetua il Sequestro di Gianni Murgia, piccolo imprenditore di Dolianova; la particolare personalita' del sequestrato unita ad una spiccata conoscenza della vita di campagna permetteranno, dopo la liberazione dello stesso, all' individuazione del luogo di prigionia ed alla conseguente cattura dei rapitori. Peccato che la vicenda, fra vistosi errori degli inquirenti e buchi delle leggi, costi alla vittima la frequentazione di quasi dieci processi, l' ultimo dei quali ancora in svolgimento, miriadi di polemiche e qualche querela. Per la prima volta pero' l' opinione pubblica viene ufficialmente a conoscenza di una realta' prima solo bisbigliata, spesso con rabbia: la frequente inadeguatezza dei metodi d' indagine e degli strumenti legislativi che dovrebbero contrastare questo reato.

Rapiti

1980: Carlo Putzu, Fritz Alberg. - 1981: Cesare peruzzi, Antonio Sacchi, Silvio Dalmaso, Pier Luigi Bardanzellu. - 1982: Francesco Paolo Canessa, Giuseppe puligheddu. - 1983: Gina Manconi, Giuseppe Antonio Manca, Ivan Mulas, Rina Mulas e Salvatore Buffoni, Natalino Cancellu, Pietro Nonne. - 1984: Massimo Oggiano, Tiziano Villa, Giuliana Fancello, Francesco Pisanu e Annalisa Pittau, Ernesto Pisano, Antonio Toxiri. - 1985: Tonino Caggiari, Pietro Siotto, Gigino Devoto, Caterina Saragat, Gianfranco Volponi, Gianfrancesco Murgia. - 1986: Sebastiano Sanna, Gonario Serra, Mimmino Sanna, Giorgio De Candia e Paola Brais. - 1987: Cristina Berardi, Piera Demurtas. - 1988: Giulio De Angelis, Michelangelo Mundula. - 1989: Luca Diliberto, Franco Cugia, Ambrogio Agliati. - 1990: Gianni Murgia, Salvatore Scanu.



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